mercoledì 21 novembre 2007

C'è poco di poetico da dire, ma ci ho provato lo stesso.






Ieri sera, come mio solito, ho scaricato e letto la posta dal mio server e sono rimasto sbalordito per un messaggio che mi ha inviato un amico, nel quale si rimarcava l'orrore e l'assoluta indifferenza della popolazione cinese per le conseguenze dell'attuale Governo locale in materia di sovrappopolazione (1,3 miliardi di persone), per cui dal 1979 circa, il Potere Legislativo ha pensato bene di ridurre il numero dei nascituri, imponendo alle famiglie cittadine un figlio ed a quelle rurali o extra urbane due. Fin qua nulla da eccepire, ma il problema sorge in quelle coppie dove una nascita fuori numero è davvero un problema. Sia per le condizioni di vita, che per la salute dello stesso neonato. In quanto, se una donna rimane incinta oltre il numero consentito, questa viene "invitata" dalle autorità ad abortire. Se la puerpera accetta, nulla hobstat, altrimenti viene trattenuta in carcere finché non si "ravvede" e se alla fine non dovesse comunque ricorrere alla soppressione del feto, quest'ultimo non avrebbe assistenza sanitaria a vita e considerato un cittadino reietto dalla comunità. Ma questo se fosse un pargoletto, un maschietto, e se a venire al mondo sarebbe una femminuccia??? Beh, la fine per quella creaturina sarebbe davvero orribile. Nelle foto allegate al messaggio che ho ricevuto rendono davvero un'idea di quello che sta succedendo in Oriente. Praticamente quella è la fine di una "figlia del Sol Levante" in sovrannumero!. Abbandonata sotto un marciapiede e lasciata morire nella totale indifferenza dei passanti. Fortunatamente per la piccola una mano "samaritana" c'è che la prende, la mette in una scatola di cartone e la butta nella spazzatura!!!Non sono in grado di giudicare, anche perchè il controllo sulle nascite è un problema che sta da sempre a cuore dell'Umanità, ma in questo caso è davvero il colmo!!


"Credo che stesse già per morire, tuttavia era
ancora calda e perdeva sangue dalle narici
".
Questa signora ha chiamato l'Emergenza però
non è arrivato nessuno.


Continua testualmente il messaggio: "Il bebè stava vicino agli uffici fiscali del governo e molte persone passavano ma nessuno faceva nulla... Ho scattato queste foto perché era una cosa terribile..." I poliziotti, quando sono arrivati, sembravano preoccuparsi più per le mie foto che non per la piccina..." In Cina, molti ritengono che le bambine siano spazzatura.

Continua la missiva "L'aborto selezionato per sesso sarebbe proibito dalla legge, però è prassi comune corrompere gli addetti per ottenere un'ecografia dalla quale conoscere il sesso del nascituro.
Le bambine che sopravvivono finiscono in precari orfanotrofi. Il governo cinese insiste con la sua politica di limitare le nascite e ignora il problema della discriminazione contro le bambine."

Conclude il messaggio"Alla fine, un uomo raccolse il corpo della bambina, lo mise in una scatola e lo gettò nel bidone della spazzatura..."


Quelli che seguono sono i versi che tale scempio hanno scaturito:




L’impietoso Governo della Cina.

Un colpo m’è preso ieri sera
Quando una foto, allegata a una missiva,
facea contorno al titolo, di vergognosa rea.
Un bambolotto inerme, sporco di fango e sangue
Buttato ai piedi del traffico mondano,
di macchine a motore e di pedoni astanti.
La vita di un bimbo, per un governo è tutto,
poiché diventerà elettore, compunto cittadino,
osservante delle leggi e poi, sostenitore.
Ma in Cina, la vita è una roulette.
Il primo figlio è salvo, il resto và buttato.
Perfino nei gemelli, la sorte è mera assai:
uno si salva, e all’altro “…morirai!”
Raffaele Vertaglia , 21-11-2007

mercoledì 7 novembre 2007

Ho fatto un sogno....

Ho fatto un sogno.
Un senso di languore
m'ha ribadito il cuore.
Vivevo la più splendida ventura
che la vita possa dare:
esternare nello scrivere
le più semplici emozioni,gelosie, comportamenti,
atti pratici e normali intendimenti,
che alla mente suol tornare.
Ma un silenzio, mesto e triste,
nel mio sogno mi sovrasta
alla radio la notizia
Enzo Biagi ha detto basta!
Una spiaggia, un litorale,
c'è un reporter "cuor gentile"
che non sà che parte andare.
Ma s'accosta altro Maestro
che lo prende sotto braccio
io nel sogno, guardo in faccia,
è quel Idro Montanelli
che il sentiero già percorse
ed entrambi sotto braccio
vanno verso un sogno eterno.
Raffaele Vertaglia 07/11/2007

giovedì 4 ottobre 2007

Di piombo è il cielo.

Di piombo é il cielo,
e le tonalità autunnali
timide, s'affacciano tra nebbie.
Una tortora, canta il suo verso uguale,
la monotonia, m'assale.
Il ricordo di una città solare
mi rincuora, rattristendomi il reale.
Tace quel verso, tutto intorno tace.
Sono lontano coi pensieri, volo
verso il mio sole, puntando verso il mare.
Raffaele Vertaglia 04/10/2007

martedì 2 ottobre 2007


BENVENUTI

Questo sarà il mio posto di combattimento.
Le mie armi saranno la penna e carta.
Non sarò un guascone, nemmeno un cavaliere,
lascio soltanto al Caso di pormi al suo volere.

Non è facile vivere, nemmeno far danari,
ma almeno sarà qui un posto tranquillo per parlare.
E'davvero un'avventura la vita!
Dobbiamo credere
fino in fondo che noi siamo capaci delle imprese
più strabilianti, se lo vogliamo.

E'pur sempre vero che non ci sono più "voci"
che fanno da simbolo carismatico al nostro vivere quotidiano.
Una volta c'era l'eroe di turno che con il suo
meraviglioso esempio, ci dava quella forza interiore
che ci permetteva di superare avversità e le asperità
del vivere quotidiano.
Oggi, invece, basta andare in TV e subito il "bamboccio"
di turno viene accreditato come simbolo
di bellezza o di seduzione,
ma mai come simbolo di coraggio, abnegazione, senso del dovere.
Caspita, parlo come un carabiniere. (ma non lo sono!)
A pensarci bene, l'Arma è forse l'unica garanzia insieme
al Presidente della Repubblica, rappresentano le uniche figure che ci danno serenità,
tranquillità, fiducia nel domani.
Eppure il vedere tanta gioventù che si riunisce per sentire
un concerto Rock è bello, come è bello vedere tanti giovani
che si riuniscono per ascoltare il Papa. Come è bello pensare
che i nostri ragazzi sono così lontani dagli stereotipi che i media
ci fanno vedere, ragazzi che si ubriacano nelle discoteche,
pronti a fare danni e creare baruffe, che seviziano le compagne di banco,
che sono bulli ma nient'affatto belli.
Io, sinceramente non ci credo.
Anch'io sono stato giovane, ho vissuto l'età scolastica
con il "maestro" che era una guida insieme alla propria famiglia.
Credetemi, non voglio sembrare un piagnone vecchio ed antiquato,
ma a volte si rimpiange il passato per quello che rappresentava per noi,
non certo per quello che può essere per i giovani di oggi.
Ma nonostante tutto, è bello vivere!
Raffaele Vertaglia